Può darsi che la tua pelle abbia ridotto la produzione di questi oli o che tu stia lavando via questi oli così spesso che la tua pelle venga alla fine lasciata in una condizione di aridità eccessiva. Le cause di questa situazione possono naturalmente essere molteplici. Spesso dipende da come ti stai prendendo cura della tua pelle.
La pelle secca si manifesta soprattutto in alcune zone del corpo: per esempio braccia, addome, gambe, piedi e cosce. Oltre ovviamente alle mani, al viso, alle orecchie e al collo. Il fenomeno della desquamazione interessa il primo strato della pelle, quello più esterno. Ed è spesso visibile a occhio nudo. Poi ci sono il prurito e le screpolature. Nei casi peggiori, addirittura tagli e ferite, soprattutto su piedi e labbra.
I sintomi
Se hai avuto la pelle secca in passato, probabilmente sai già cosa ti aspetta. Nel caso in cui non ne hai mai sofferto o non sei sicura di soffrirne ecco alcuni sintomi inequivocabili:
• La pelle secca dà una sensazione sgradevole. Ti sembrerà molto tesa, come se qualcuno la stesse tirando. Sarà inoltre ruvida e poco elastica. Questa sensazione sarà più evidente dopo una doccia o dopo una nuotata in piscina o in mare.
• Potrai osservare facilmente come la tua pelle sia disidratata. Sembrerà meno polposa e morbida. Nei casi più estremi apparirà come “incartapecorita”.
• La maggior parte della gente che ha normalmente la pelle secca ti dirà che il problema principale che questa comporta è il prurito.
• Potrai notare delle righe sottili o perfino delle “spaccature”, soprattutto sulle mani e sui piedi.
• La pelle secca è soggetta a desquamazione.
• Lo sfaldamento è un classico segno distintivo. Anche quando non è doloroso lo può facilmente diventare, presto o tardi.
• Dove la pelle è più secca può essere anche arrossata, oltre che screpolata.
• Bisogna intervenire subito quando si creano anche delle ferite che, ovviamente, potrebbero infettarsi.
Che cosa provoca la pelle secca?
Le cause più comuni: I meccanismi che provocano la secchezza della pelle sono, in realtà, complessi. Occorre evitare, per esempio, i passaggi bruschi dal caldo al freddo d’inverno: quando sei esposta all’aria calda in casa e poi ti avventuri fuori all’aria fredda esterna, o viceversa, la tua pelle reagisce. Poiché è abituata alla temperatura più calda, quando sei all’aperto può seccarsi facilmente, causando delle screpolature e perfino delle ferite. Durante l’inverno la tua pelle rallenta il proprio dinamismo e la produzione di grassi.
Ciò è dovuto in primo luogo alla vasocostrizione determinata dal freddo. Il tuo corpo diminuisce il diametro dei vasi sanguigni della pelle per trattenere il calore, la cute diventa più fredda e pallida, ma riesce in questo modo a non disperdere calore all’esterno. Con questo fenomeno, però, la tua pelle riceve meno nutrimento dal sangue, rallenta la propria attività e può andare in difficoltà. Purtroppo, uno degli effetti determinati dalla vasocostrizione è proprio la ridotta produzione di grassi deputati a trattenere l’acqua nel tuo organismo.
Altri nemici della tua pelle sono lo smog e le polveri, soprattutto quelle metropolitane. Si depositano sulla cute facendo diventare irritabile quella più sensibile e rendendone difficoltoso il naturale rinnovamento.
Anche lavare o detergere la pelle troppo frequentemente può determinare un’eccessiva secchezza. Soprattutto se utilizzi saponi troppo aggressivi e che contengono tensioattivi chimici molto diffusi denominati SLS e SLES (Sodium Laureth Soulfate e Sodium Lauryl Soulfate).
Pensa che l’SLS è un agente sgrassante utilizzato per pulire gli interni delle locomotive! È buona norma controllare sempre i componenti dei prodotti che acquisti (elenco INCI). Il vento, una bassa umidità dell’aria e soprattutto l’esposizione ai raggi solari (senza protezione) rappresentano delle minacce terribili per la tua cute. È intuitivo e risaputo che l’esposizione al sole, soprattutto nei mesi estivi, oltre ad accelerare irrimediabilmente il processo d’invecchiamento della tua pelle la rendono molto più secca.
Una permanenza prolungata in ambienti con l’aria condizionata, l’utilizzo di profumi con componenti alcolici, la frequentazione di piscine, il contatto con solventi e sostanze chimiche, il fumo (da eliminare assolutamente), le irritazioni di natura meccanica (sfregamento) e l’utilizzo di indumenti sintetici rappresentano tutti la causa o la concausa di una xerosi. Non vanno dimenticati, inoltre, l’utilizzo di farmaci, una malattia passeggera o condizioni patologiche permanenti, come ad es. la dermatite atopica o la psoriasi.
Inoltre, va ricordato che gli individui più esposti a xerosi sono quelli appartenenti alle fasce d’età “estreme”: bambini piccoli (almeno fino ai 3 anni d’età) ed anziani. Durante l’infanzia e nella vecchiaia l’attività delle ghiandole sebacee è molto limitata. La pelle dei bambini è estremamente sensibile d’inverno. Durante la vecchiaia, col passare degli anni, la pelle diviene fisiologicamente più secca.